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Disabili, Locatelli: su visite rivedibilità e con "progetto di vita" cambiamo prospettiva

Roma, 16 gen - "La riforma in tema disabilità è partita dal primo gennaio 2025 in 9 province, poi verrà ampliata in primavera: ho fatto il punto, in particolare, relativamente alla valutazione dell'invalidità civile, perché mi è stato chiesto quale sarà il percorso rispetto alle visite di rivedibilità, in attesa che venga implementata in tutta Italia la loro cancellazione". Così Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, che ha risposto al question time al Senato a un'interrogazione del M5S sulle nuove disposizioni relative all'accesso delle prestazioni assistenziali per le persone con disabilità.
"In realtà c'è un cambio di prospettiva - aggiunge - oggi tutti sono tenuti a fare le visite di rivedibilità e solo alcune categorie ne sono esentate. Noi invece diciamo che nessuno è più tenuto a farla, tranne alcune categorie che verranno identificate dal ministero della Salute. Questo è un percorso che deve essere attivato entro la fine di quest'anno, con il decreto del ministero della Salute che individua le patologie: invece ho chiesto all'Inps di iniziare a intervenire su tutte quelle persone che ancora stanno ricevendo le comunicazioni e devono presentarsi a una visita di rivedibilità, quando invece la loro situazione è già acclarata. Questo è umiliante per le famiglie e le persone, e questo è uno dei motivi che mi ha spinto a portare avanti questa riforma, oltre al 'progetto di vita' che è partito proprio in questi mesi e che monitoreremo con attenzione". Il 'progetto di vita', uno dei cardini della riforma, è "iniziato - spiega Locatelli - con un grande percorso di formazione, che ha impegnato più di 4 mila persone in queste 9 province, tutti operatori e tecnici per la presa in carico della persona con disabilità sul territorio: ora si devono riunire le équipe multidimensionali per ricevere le prime richieste di progetto di vita e di valutazione multidimensionale. Stiamo attivando una piccola task force di monitoraggio, proprio per attivarci a supporto di questo percorso e poi abbiamo intenzione a primavera di implementare il numero di province che attiveranno la riforma. Andiamo avanti spediti e convinti che il tema della formazione sia quello essenziale per cambiare il sistema e avere il giusto approccio" conclude il ministro. (PO / Roc) ////

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